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Demolire un rudere
Cose da tenere in considerazione

Tosco Edil Srl

Si può acquisire un rudere in diverse situazioni, come per eredità o comprandolo in un'asta di liquidazione. Un'altra opzione è essere già titolari di una struttura antica e non utilizzabile, scegliendo poi di abbatterla per edificare una nuova costruzione che soddisfi le necessità personali.

Esploriamo le varie scelte disponibili e i costi correlati.


Vuoi demolire un rudere? Vediamo la normativa


È importante considerare che spesso gli edifici in rovina sono in condizioni tali per cui i lavori di restauro e rinnovamento possono costare più della demolizione e ricostruzione da zero. Inoltre, optare per demolire e ricostruire offre il vantaggio di un processo più semplice per ottenere i necessari permessi comunali, in linea con le normative vigenti.

Il Decreto del Fare (d.lgs 69/2013) ha portato importanti facilitazioni nel settore dell'edilizia. In particolare, l'articolo 30 permette la costruzione di una nuova struttura in luogo di un rudere demolito, senza dover mantenere la sua forma originale, attraverso la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Questo equipara la demolizione e ricostruzione di un rudere alla ristrutturazione, includendo gli stessi benefici fiscali offerti da altre leggi.

Cosa tenere in considerazione quando si vuole demolire un rudere?


Durante la demolizione e ricostruzione di un edificio, ci sono elementi cruciali da considerare. Prima di tutto, è essenziale verificare la consistenza originale dell'immobile, ovvero il suo volume effettivo. Sebbene il Decreto del Fare permetta di alterare la forma del rudere (ad esempio le pareti esterne, il tetto e le strutture di delimitazione orizzontali), è obbligatorio mantenere il volume registrato nel catasto.

Pertanto, pur potendo cambiare l'aspetto esterno dell'edificio ricostruito, la sua dimensione e destinazione d'uso devono rimanere invariati. In caso di variazioni, sarà necessario richiedere al Comune competente, tramite l'Ufficio Tecnico, la DIA o il Permesso di Costruire, anziché la SCIA.

In aggiunta, nell'acquisto di un rudere, è importante ricordare che tale transazione viene fiscalmente trattata come l'acquisto di un terreno edificabile nel caso in cui il nuovo proprietario decida di demolirlo per costruire un nuovo immobile. Questa disposizione è stata confermata dall'ordinanza 12062/2016 della Cassazione, che ha equiparato queste due tipologie di compravendita. Di conseguenza, si applica una maggiore imposta di registro.

Quanto costa demolire un rudere?


Il costo per demolire un rudere può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, come la dimensione del rudere, la sua ubicazione, la facilità di accesso al sito, la necessità di smaltire materiali speciali (come amianto o altri inquinanti), e le tariffe locali per i servizi di demolizione.
In generale, i costi possono variare da qualche migliaio a diverse decine di migliaia di euro. Per esempio, demolire un piccolo rudere in una zona facilmente accessibile potrebbe costare solo alcuni migliaia di euro, mentre la demolizione di una struttura più grande e complessa in una zona urbana o con problemi di accesso potrebbe costare molto di più.
Per ottenere una stima più accurata, è consigliabile contattare imprese locali di demolizione per un preventivo basato sulle specifiche circostanze del rudere in questione. Queste aziende possono fornire valutazioni più precise tenendo conto di tutti i fattori rilevanti.