ToscoEdil Srl
Ristrutturare casa
Tutti i permessi da chiedere

Ristrutturare casa è un’impresa ardua in tutti i sensi: si parte dalla scelta dell’impresa a cui affidare i lavori, e si arriva al il grande investimento economico, passando per la scelta dell’architetto a cui affidare la parte progettuale.

In tutto questo non mancano le concessioni e i permessi da richiedere al comune di residenza per poter rispettare la normativa vigente. La richiesta delle autorizzazioni avviene sia nel caso in cui si stia pensando di apportare qualche piccola modifica alla propria abitazione, sia che si pensi di acquistare un’abitazione vecchia da ristrutturare interamente.
L’iter burocratico e l’intero processo di ristrutturazione è piuttosto lungo e delicato, per questo è necessario affidarsi a personale competente in grado di supportare adeguatamente i clienti durante l’intero percorso, affiancandoli nella predisposizione della documentazione utile alla richiesta delle varie concessioni.

TITOLI EDILIZI
La Cila, o Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, viene richiesta quando il progetto prevedere la sostanziale conservazione dell’immobile, preservandone la funzionalità. Si tratta quindi di manutenzioni straordinarie che non stravolgono completamente l’immobile, ma che prevedono variazioni di superfici di singole unità immobiliari (anche attraverso l’ampliamento) e restauri conservativi o leggeri.
La Scia, Segnalazione Certificata di Inizio Attività, consente di procedere con modifiche strutturali dell’edificio, inclusa la demolizione e la ricostruzione di parti di immobili, mantenendo invariata la volumetria esistente. La Scia può essere presentata il giorno stesso in cui vengono iniziati i lavori e, a conclusione degli stessi, può essere consegnato un’autocertificazione per richiedere in tempi brevi l’agibilità. Gli organi comunali preposti avranno circa trenta giorni per effettuare i controlli necessari e chiedere eventuale documentazione aggiuntiva.
In caso di nuova costruzione sarà necessario richiedere il permesso di costruire, indipendentemente dalla tipologia di immobile che si intende edificare (sia esso ad uso abitativo, commerciale, agricolo etc). Tuttavia, questa autorizzazione si rivelerà necessaria anche nel caso in cui la ristrutturazione preveda un mutamento considerevole dell’aspetto volumetrico dell’edificio.
In linea di massima i lavori di ristrutturazione edilizia devono rispettare un requisito fondamentale, ovvero non devono apportare a degli stravolgimenti particolarmente evidenti. A tal proposito è utile essere informati in merito a possibili vincoli paesaggistici, a tutela del patrimonio che potrebbero rivelare delle limitazioni, anche sostanziali, delle modifiche possibili.
Inerentemente alle concessioni da richiedere al comune, il discorso è molto diverso se si pensa di iniziare dei lavori di manutenzione ordinaria. Questi, infatti, diversamente dalle opere di ristrutturazione, non necessitano di alcun adempimento con la pubblica amministrazione.
A tal proposito, per poter capire quali lavori sono classificati come ordinari e quali no, e soprattutto per evitare disguidi con il comune di residenza, è utile affidarsi a professionisti qualificati e competenti in materia, e quindi in grado di sfatare qualsiasi dubbio.

AGEVOLAZIONI FISCALI
La legge di bilancio del 2019 ha prorogato la possibilità di richiedere le detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, con un bonus del 50%. Ovviamente per poterlo ottenere sarà necessario adempire a degli obblighi imprescindibili, tra cui la comunicazione ENEA delle spese sostenute.
Inoltre, è indispensabile che tutti i pagamenti avvengano mediante bonifico bancario, nel quale dovrà essere riportata una dicitura specifica e dedicata che riporti il riferimento al decreto legislativo in materia di ristrutturazione e detrazione. Infine, è obbligatorio conservare le fatture emesse da professionisti e imprese che hanno lavorato alla ristrutturazione.
Nel sito delle Agenzie delle Entrate, nell’apposita sezione dedicata, sarà possibile comprendere dettagliatamente quali lavori è possibile far rientrare in detrazione e quali devono essere esclusi.

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